Quando ci siamo occupati del potenziale mercato per l’automobile elettrica, ne abbiamo messo in luce la caratteristica di esternalità di rete (si veda Quali colonnine elettriche nel nostro futuro?) ed abbiamo lasciato aperta la domanda se si stia andando verso uno standard comune di ricarica, che allinea i costruttori in una competizione al suo interno (concorrenza nel mercato); o se si vada verso più reti non compatibili tra loro, sulla falsariga del dualismo Vhs – Betamax (concorrenza per il mercato).
Il recente accordo Tesla – British Petroleum è un deciso passo verso la prima soluzione. Tesla ha sviluppato il Supercharger, al momento la tecnologia migliore e più veloce per le ricariche fuori casa. Avrebbe potuto cercare di escludere gli altri costruttori dalle proprie reti, tentando così un monopolio di mercato, anche solo in alcuni paesi. La decisione di condividere la tecnologia, facendola ben pagare è inteso, sembra prefigurare, invece, che si imponga come standard per tutti. L’accordo che coinvolge la compagnia petrolifera con la sua rete di distributori negli Usa, punta nella direzione di diversificare il business di Tesla, da venditore di automobili a distributore di know-how e di coinvolgere nel passaggio all’elettrico i fornitori di carburanti tradizionali.
È probabile che nel prossimo futuro vedremo accordi simili con altri distributori, in altri continenti. La storia continua…