Il 25  aprile  fu  la  data  della  insurrezioni  di tutte  le forze  patriottiche  e partigiane  deciso  dal  CLNAI  e dal  comando   militare dello stesso , avendo  le forze  alleate , delle quali  facevano  parte anche  i  Gruppo di Combattimento  del Regio Esercito , sferrato  l’offensiva definitiva  contro  le  linee  germaniche , sfondandole  ed  avanzando  su tutto  il fronte , dal Tirreno  all’Adriatico , raggiungendo  Bologna  e  puntando  verso  la pianura  lombardo-veneta . In realtà  le  operazioni  belliche  terminarono  alle  ore 14  del  2 maggio , dopo  la resa  delle truppe tedesche, firmata  il 29  aprile  nelle  Reggia  di Caserta.

La data  quindi  non celebra la fine  delle  ostilità ,, come  il  4 novembre  1918 ,( che andrebbe  essere  reinserita  come  Festa Nazionale)  , ma , diciamo , lo  slancio finale,  che avrebbe  portato alla  completa  liberazione  del  territorio italiano, anche  se  Trieste  e l’Istria  videro  l’arrivo , non certo  liberatorio  dei  comunisti  jugoslavi , prima  che vi  giungessero  gli  anglo-americani  a ristabilire , parzialmente , la  situazione .

Nelle  celebrazioni  susseguitesi  dal  1949 , dopo  quella  iniziale  del  25  aprile  del 1946 , si  sono  ripetute  e si ripetano  ancora  alcune  affermazioni  retoriche , per dare  lustro  alla  data , quale  ad  esempio  quella  di aver  ristabilto  la  democrazia  e  di  aver dato  i natali  alla repubblica , affermazioni  entrambe  false . La  prima  del ristabilimento  delle  istituzioni  parlamentari  con le  relative  elezioni  politiche , risale , non dimentichiamolo , ad un Decreto  del  Governo  Badoglio (RD.L. del 2 agosto 1943-n.175)., dove  si  stabiliva  procedere  alla elezione   della  Camera dei Deputati,  quattro mesi  dopo  la  fine  della guerra , decreto  che  fu  sostituito  con altro  D.L.L. del  25 giugno  1944 – n.141, dove era    precisato  che , sempre dopo la liberazione  del territorio  nazionale , si sarebbe proceduto  alla  elezione non più  della  Camera dei Deputati , ma  di  una  Assemblea  Costituente. Quindi  nulla  mutava  od aggiungeva  a  queste  decisioni  la  sollevazione  del  25  aprile. Il ristabilimento  della  democrazia  era  già  scritto  e deciso, e  nell’Italia  Centro  Meridionale,   dal  giugno  1944 ( liberazione di  Roma ), la  vita politica  ed i partiti  avevano  ripreso  la  loro  attività ,si  pubblicavano  giornali , si tenevano  comizi.

La  seconda affermazione, relativa  alla  repubblica , oltre che falsa  era  ed è  anche offensiva  per tutti  coloro  che  parteciparono  direttamente  od  indirettamente alla guerra di liberazione  per  fedeltà  al  giuramento  prestato  per  il “bene  indissolubile  del  Re  e della  Patria” . E  questi  furono  centinaia  di  migliaia , a cominciare dal ricostituito  Regio  Esercito , dalla  Regia  Marina  ed  Aeronautica , dai  Reali Carabinieri ,dalle  formazioni  patriottiche ( non partigiane) , sorte  subito  dopo l’8 settembre  1943 , di  cui  solo  a titolo  indicativo e non esaustivo  ricordiamo  le fiamme verdi di  Martini Mauri  e  la  “Franchi” di Edgardo  Sogno ,ed  i loro  caduti, tra  i quali  furono  generali , ammiragli  ed  altri  alti  ufficiali, quando  non risultano  invece  esservi  nessun  esponente  dei  partiti  politici  del  CLN  , nascosti   o protetti  in chiese  e monasteri. Per  precisione  e correttezza  ne  ricordiamo l’unico caduto , Bruno  Buozzi , sindacalista  e  già  deputato  socialista ,fucilato  dai  tedeschi , il 4 giugno  1944 , in località  “la Storta” ,sulla Via Cassia ,quando  stavano   fuggendo  da Roma ,  ma  insieme  con lui , ribadiamo , furono  fucilati  il generale  Dodi , ed  altri ufficiali . Con l’occasione credo  sia  opportuno  ricordare  che  Bruno  Buozzi , aveva  accettato  di  collaborare  con il  Governo  Badoglio , dopo  il 25  luglio , ricevendo  l’incarico  commissariale  degli ex sindacati  fascisti.

Abbiamo  detto  partecipare  anche  “indirettamente”  alla  guerra  di liberazione , e  mi riferisco  alle centinaia  di migliaia  di  soldati , oltre  600.000, presi  prigionieri  dai tedeschi , dopo l’8 settembre, e rinchiusi , in condizioni  disumane , nei  campi  di concentramento , veri  lager , E  quando  agli  stessi  fu  proposto  da emissari  della  repubblica  sociale  di aderire  alla stessa  e tornare  così  in Italia , oltre  il  90% rifiutò  l’offerta  per  quel  famoso  giuramento , di cui   oggi  si parla , a denti stretti, dimenticando  sempre e volutamente   a  chi  fosse  prestato.

Sempre  in merito  all’offesa  recata  ai monarchici  che avevano  partecipato  alla  vera  Resistenza  ricordiamo  che  nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946 , le  provincie  di Cuneo , Asti  e Bergamo dove vi erano  stati importanti  nuclei  di patrioti , dettero  la  maggioranza  alla  Monarchia , come  la  dette  Alba , vilmente  chiamata  “repubblica di Alba”, le  cui vicende  furono  descritte  dal  “badogliano”  Beppe  Fenoglio, in un grande  romanzo  storico  che  nessuna   importante  casa editrice  ha  più  ripubblicato ,per  quella  “congiura  del  silenzio”, su  quanto  di  positivo  abbiano  fatto  i monarchici  e Casa   Savoia.

Domenico  Giglio