La cosa che mi giunge impossibile è creare un cerchio di parole, qualcosa che lo definisca e lo rappresenti. Gli animi come quello del Maestro sono sconfinati, si espandono come le note che amava, filtrava e restituiva al mondo, trasfigurandole da sé.
La cosa che mi giunge impraticabile è elencare i successi e le date; quella è biografia* che potrete leggere e che dice molto, certo.
Ma di più il Maestro ha detto con le sue parole (la standing ovation del Giugno scorso al Parlamento Europeo è lì a testimoniarlo), e con il suo lavoro. Un ricercatore raffinato capace di restituire la voce a compositori di secoli passa, così distanti e invece così contemporanei, in modo che sapeva riportarli all’oggi, all’”adesso” e farli masticare anche a chi, di Musica, era digiuno (e non sapeva di essere affamato). Chiamava “padre” il suo Beethoven e a noi veniva subito il desiderio di chiamare Amico e Fratello, lui.
La cosa, ancora, che giunge difficilissima è pensare di non poter guardare ancora e ancora quel sorriso che nasceva da una profondità dolorosa; che si poteva riscontrare nelle note delle sue composizioni così come nelle sue poesie; l’acciaio caldo di quell’animo reso evidente dalla meraviglia del suo pensiero lucido e al tempo stesso etereo, fatto di impasto d’emozione: la società, diceva, è come un’orchestra e la Costituzione è la sua partitura. Nessuno deve prevalere dunque non c’è sinfonia.
Gli accordi del Mondo, lui, li ha suonati tutti e li ha donati a piene mani.
La cosa che mi porto dentro, con emozione e dolore, è ricordare l’ultimo concerto al Teatro Regio di Torino, sua città natale (era solo il Novembre 2019, praticamente pochi istanti fa), quando ringraziando il pubblico che non smetteva più di applaudire confessò di come, a volte, fosse più difficile tornare.
Per noi, invece, è incomparabilmente più difficile sapere che è andato via.
Ma quella sua fragilità, che era anche la forza indomita del suo animo, resterà qui. Nelle note, nelle parole, e continuerà ad aleggiare, abbracciandoci.
E noi, è certo, non lo lasceremo andare via.
Dal sito ufficiale del Maestro: http://www.eziobosso.com/it/biografia.html