Che cos’è l’amore per Bauman? Il grande sociologo polacco, Zygmunt Bauman, scomparso nel 2017, ha analizzato le dinamiche sociali dell’amore, del desiderio e dei legami affettivi. Ha affrontato le mille sfumature delle relazioni umane, articolando la risposta a questa spinosa domanda con il suo consueto linguaggio accessibile e complesso allo stesso tempo.

Fino a qualche generazione fa, creare legami d’amore che duravano tutta la vita, non solo era possibile, era anche una norma consolidata e irrinunciabile. Oggi, invece, la continuità affettiva è una rarità, una scelta del singolo individuo, ambita per qualcuno, non praticabile per altri. Infatti Bauman, da sociologo, ammette che il comportamento umano, incluso quello amoroso, è una costruzione storica, legata alla cultura e alle esigenze sociali del tempo in cui si vive. Bisogna dunque chiedersi a quale dinamica risponde il bisogno di amare nel tempo presente. Parte da questa premessa il libro più famoso di Bauman: Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi, che analizza uno dei conflitti più insidiosi dell’essere umano: la voglia di provare nuove emozioni in antitesi al bisogno di un sentimento autentico e duraturo.

Tutto scaturisce da questi due bisogni in conflitto: la volontà di un amore “eterno” e la ricerca di emozioni nuove ed entusiasmanti. Secondo Bauman l’essere umano ha la costante necessità di essere amato e di amare, ed è sempre alla ricerca di un appagamento sensoriale, che però non lo soddisfa mai del tutto. Pensiamo per esempio a una persona che sale sulle montagne russe. Nonostante il divertimento e l’eccitazione della corsa, dopo un po’ vuole scendere e fermarsi. Proprio come fa l’essere umano che, dopo una folle corsa verso il desiderio eccitante ma effimero, ricerca una persona con cui costruire una relazione stabile… Tuttavia potrebbe stancarsi ancora e voler risalire di nuovo sulle montagne russe…

Via Pinterest

(Via Pinterest)

Il concetto di amore liquido per Bauman

Bauman prende spunto da Calvino per raccontare l’amore liquido. I residenti di Leonia, una delle Città invisibili di Calvino, direbbero se interrogati a riguardo, che la loro passione è “il godere delle cose nuove e diverse”. Così scrive a proposito di Leonia:

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall’ultimo modello di apparecchio.

Questa immaginaria città è il simbolo del consumismo materiale e immateriale in quanto si rinnova ogni giorno e preferisce buttar via piuttosto che riparare. In maniera simbolica, anche le loro relazioni riflettono questa metodologia: le persone vogliono relazioni durevoli ma alla fine cercano sempre il modo di “potersi disfare in ogni momento” di ciò che hanno. Ma quindi siamo “condannati” a vivere relazioni destinate a consumarsi o all’infedeltà? Secondo Bauman “nessuno è condannato. Di fronte a diverse possibilità sta a noi scegliere. Alcune scelte sono più facili e altre più rischiose. Quelle apparentemente meno impegnative sono più semplici rispetto a quelle che richiedono sforzo e sacrificio”. In sostanza l’amore liquido è proprio questo, un amore diviso tra il desiderio di emozioni inebrianti e la paura di legarsi stabilmente.In questo video per esempio, Bauman racconta che la paura di impegnarsi è direttamente collegata alla società attuale che ci insegna a “comprare” il nuovo, ma non ci invita a “impegnarci” per riparare il vecchio. Le persone quindi hanno la fobia di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare.

La storia d’amore tra Bauman e sua moglie Janina

Ma allora è possibile amare ed essere felici? Bauman riflette sulla dicotomia desiderio/paura e sulle sue implicazioni. “Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza. La maggior parte delle persone cerca di trovare un equilibrio, quasi sempre invano.”
Per raccontare questo equilibrio, il sociologo ha parlato spesso del suo legame con la moglie Janina Lewinson-Bauman. Un amore durato fino alla morte di Janina, scrittrice e giornalista di lungo corso, nota per aver raccontato gli orrori perpetrati nel ghetto ebraico di Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale. Bauman ha più volte ripercorso la sua relazione, raccontando che l’amore che provava per Janina non era semplicemente la promessa di una felicità facile da raggiungere, ma il tentativo costante di tenere vivo il sentimento attraverso la cura dell’altro. Un amore custodito e nutrito per ben 62 anni. Come riuscirci? Grazie all’impegno. Un impegno costante e a lungo termine. Per Bauman l’amore è affidato alle nostre cure, ha bisogno di essere coltivato e rigenerato ogni giorno e quest’attenzione, intesa come slancio al sacrificio, è ripagato meravigliosamente da un benessere totalizzante. A proposito dell’amore per Janina, Zygmunt diceva:

Il sapore del nostro amore, come il vino, è migliorato negli anni.

Invecchiare insieme serenamente è una scelta giornaliera che può essere anche identificata con una diminuzione delle possibilità di scelta e con l’assenza di novità. Quelle “novità” sono le tentazioni che arrivano puntuali contro la consuetudine del quotidiano, contro la noia, ma in realtà sono un disvalore, perché si tende a non tollerare la routine e fin dall’infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti usa e getta, da rimpiazzare velocemente. Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso. Ma il segreto della felicità e di un amore durevole sta proprio qui: nella capacità di sacrificarsi per l’altro, sforzandoci costantemente ad avere attenzioni, compassione e volontà, nonché cura per l’altro. L’amore esclusivo non è quasi mai esente da dolori e problemi, ma la gioia deriva proprio dallo sforzo comune per superarli.