Governi di questo genere sono stati più volte evocati nella storia Repubblicana, ma credo che mai come stavolta sarebbe auspicabile. E questo non soltanto per l’emergenza sanitaria e le sue implicazioni immediate, ma ancor più per affrontare l’opera immane di ripresa e rinascimento dopo la botta tremenda, che una crisi del genere darà alla nostra Economia e alla nostra Società. Eravamo già un Paese in declino e depresso, quasi in recessione economica prima della crisi, all’ultimo posto come crescita tra i Paesi UE. Dopo quello che sta succedendo, con il coronavirus, e succederà nelle prossime settimane, mesi, rischiamo la catastrofe, una situazione da Dopoguerra; in un contesto di crisi che investe tutto il Mondo, che fa preludere che nulla sarà come prima.
E allora, è impensabile affrontare e gestire questo prossimo futuro con governi ordinari (con tutto il rispetto per quello in carica), con maggioranze risicate, appiccicate, rissose, del tirare a campare, tipiche di questa sciagurata legislatura.
Anche perchè l’emergenza e la ricostruzione saranno da affrontare con un taglio straordinario, superando, abbattendo (o in deroga) la gabbia mortale di leggi, norme, animus politico (quello che ci sta portando alla decrescita infelice), che ne impedirebbe qualsiasi azione positiva.
Come diceva un cieco,in un famoso apologo siciliano:
“Cu tuttu ca sugnu orbu, la vidu niura!”