Per fortuna che nel 1918 non c’erano i Social, che il livello morale e culturale dei Governanti di allora era inarrivabile e che la Stampa faceva il suo lavoro senza seminare panico e allarmi, altrimenti con la febbre Spagnola, che davvero fu una pandemia, che sarebbe successo? Insomma vogliamo smetterla di seminare terrore, creare pesti inesistenti, annullare qualunque forma di incontro e convivialità, bloccare il lavoro, l’economia, una intera Società? Ci rendiamo conto che in nome della paura, del sentito dire e dell’anti-scienza stiamo arrecando danni pesanti al sistema Paese?

Per fortuna molti nel mondo scientifico e tra gli addetti ai lavori, tra i quali mi annovero anch’io, stanno levando cori di protesta per la scelleratezza di questo comportamento paranoide e scrivono ogni giorno che non siamo di fronte alla fine dell’Umanità. Conosco bene i virus, per aver frequentato un laboratorio quadriennale di Farmacologia presso la facoltà di Medicina, per aver fatto parte di protocolli di ricerca per la chemioterapia antivirale e per aver sostenuto un esame di Virologia, quindi mi permetto di scrivere con cognizione di causa.

L’Italia è un paese in cui la Sanità Pubblica ancora funziona ed è gratuita, i protocolli messi in atto nelle strutture ospedaliere sono idonei, celeri ed efficaci, anche perché siamo di fronte ad una influenza stagionale, seppure sostenuta da un virus mutato, verso il quale non siamo ancora immunizzati, non di fronte al colera. Da persona con una formazione scientifica, ho l’abitudine di cercare, per trovarli, dei meccanismi di causa-effetto negli avvenimenti della vita e della Natura e per farlo analizzo i soggetti coinvolti, le manifestazioni e i numeri; sapete come si chiamano queste cose? Variabili di un sistema complesso, cioè dati!

Ecco, consultare i dati serve a calmare la paura e a vivere serenamente un fatto medico appena fuori dal normale. Se andate sul sito ISTAT potete trovare, come ho fatto io,  la tabella, riferita al 2017, la più recente a disposizione,  con tutte le cause di morte in Italia. Se lo farete scoprirete di cosa si muore ogni giorno, e incredibile, scoprirete che i killer  insidiosi sono altri, cui il coronavirus fa il solletico. Per quello che riguarda l’influenza, poiché il grande imputato appartiene ad una delle famiglie di virus che la provocano, scopriremo che, tra
tutti coloro che muoiono in Italia ((650 mila persone l’anno), uno su mille muore di influenza. I morti per questa infezione sono quasi 2 al giorno, se divisi nell’anno; se adoperassimo gli slogan ora utilizzati per il coronavirus, sarebbe considerata una ecatombe. Poiché le morti di influenza si verificano fra novembre e febbraio, distribuiamo i decessi in ognuno di questi 120 giorni e otteniamo 5 morti al giorno. Ora analizziamo un altro dato, l’età degli sfortunati: il 95 per cento ha più di 65 anni; il 77 per cento più di 80. Gli altri 5 milioni di italiani colpiti dal virus guariscono, esprimendo una infezione che colpisce 1 italiano su 12. Poi c’è un’altra questione legata ai vaccini e a tutto il can can mediatico dello scorso anno a riguardo: tutti quelli ora nel panico per il coronavirus, hanno fatto il vaccino? O appartengono a coloro che dicono che i vaccini non servono?

Per essere onesti intellettualmente, si può obbiettare che il coronavirus diventa polmonite, causa precipua dei decessi nel 20% dei casi, giusto; a questo dato epidemiologico rispondo con un altro dato, che in Italia muoiono 37 persone al giorno di polmoniti di varia natura, ma il Paese non si ferma e non vengono chiuse scuole, musei, luoghi pubblici di ogni genere.

Vogliamo davvero uscire dal panico coronavirus e vedere nel dettaglio di cosa si muore nel paese?

  • 638 persone ogni giorno muoiono per malattie del sistema cardiocircolatorio: forse è ora di controllare il colesterolo e i trigliceridi, invece di comprare litri di amuchina
  • 483 persone al giorno muoiono per tumori: occorrerebbe smettere di fumare, fare la prevenzione, invece di stoccare mascherine e guanti
  • 10 persone ogni giorno muoiono in incidenti stradali, visto che ci siamo,  blocchiamo la circolazione!

Insomma, credo che con questi numeri sia doveroso ricacciare in fondo in fondo le paure inutili  e dannose, migliorando stili di vita, alimentazione, stress  e abitudini velleitarie, che sono complici del peggioramento del sistema immunitario, che se ben allenato, ci pensa da solo a combattere il coronavirus!