A novant’anni dalla loro scoperta (1930) gli affreschi raffiguranti David che ostenta la testa del gigante Golia e Giuditta che contempla il capo mozzato di Oloferne, presenti nel duomo di Montagnana, non hanno ancora trovato consenso unanime circa il loro autore che è stato identificato da alcuni storici dell’arte in Giorgione. Tale attribuzione, tuttavia, ha suscitato qualche perplessità in larga parte della critica, anche a causa dello stato di conservazione non ottimale delle due opere; motivo, questo, che lentamente ha prodotto un disinteresse quasi generale nei loro confronti. Sergio Alcamo, grazie a un meticoloso confronto con opere d’arte coeve – dipinti, disegni, incisioni, rilievi e statue, di cui si dà conto nel ricco apparato iconografico del volume – e all’indagine sulle personalità di alto rango frequentate da quest’ultimo e gravitanti attorno alla chiesa e al convento di Santa Maria dei Servi a Cannaregio, riconduce al maestro di Castelfranco e alla sua bottega l’invenzione e l’esecuzione parziale di tali pitture, confermando le ipotesi di committenza e datazione più accreditate e suggerendo prototipi e modelli inediti. Come molti pittori dell’epoca, Giorgione subì il fascino dei reperti classici presenti nelle collezioni d’arte veneziane; ma studiò con attenzione anche le invenzioni di alcuni colleghi scultori che da quei modelli antichi avevano tratto ispirazione per creare opere nuove e una «maniera moderna» in senso rinascimentale. Ed è la propria maniera – morbida e sfumata, smagliante nel colorito e naturale nell’impostazione delle figure umane, e al tempo stesso classica – che Giorgione rende pubblica, molto probabilmente per la prima volta, in questi affreschi, imponendosi da subito quale innovatore della pittura.AUTORE

Sergio Alcamo

Sergio Alcamo, specializzato in Storia dell’arte medievale e moderna all’Università di Roma «La Sapienza», conduce in maniera indipendente studi e ricerche di storia dell’arte, pubblicando saggi e articoli per «Studi Veneziani», «Arte medievale», «Bulletin du Musée Hongrois des Beaux-Arts», «OADI-Rivista dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato La verità celata. Giorgione, la Tempesta e la salvezza (2019), con prefazione di Salvatore Settis.