Probabilmente Donald Trump passerà alla storia come uno dei peggiori tra i 46 presidenti degli Stati Uniti; gaffeur, arrogante, egocentrico oltre la Ragion di Stato, sessista, ossessionato dai Media che usa a sproposito e di cui si sente sempre vittima, in questo momento “caldo” della politica Estera, getta benzina sul fuoco del conflitto in Medio Oriente, proponendo un “accordo del secolo” ad Israele e Gerusalemme, che in realtà favorisce Israele e suona come una dichiarazione di guerra contro i Palestinesi. Il presidente Usa propone una soluzione per i due Stati che usa la Capitale, sacra a tutte e tre le Grandi Religioni, come centro della trattativa: così Gerusalemme Est diventa capitale della Palestina e il resto della città resta di Israele. Di fatto al biondo capo di stato non è riuscito di camuffare, dietro il cosiddetto piano di pace Usa per il Medio Oriente, la vera natura della posizione americana: assolutamente filo-israeliana, tanto da sembrare uno di quelle misure che il Governo “bianco” era solito prendere nei confronti degli Afroamericani durante l’Apartheid. In una conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, Trump afferma che “Gerusalemme resta la capitale indivisa di Israele”; già qui si comprende come la proposta fatta ai Palestinesi sia una farsa, però per farla sembrare una cosa vera, Trump ha affermato con piglio serio, che nel caso in cui l’accordo venga siglato, lui che ci tiene alla Palestina, farà in modo che gli Usa aprano un’ambasciata a Gerusalemme Est. Per rendersi ancora più credibile, egli ha inviato una lettera al presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, con i dettagli del piano di pace Usa per il Medio Oriente, proponendo negoziati della durata di almeno 4 anni.
“Incredibilmente” Abu Mazen ha respinto l’offerta di Trump, affermano che Gerusalemme non è in vendita e che i diritti dei palestinesi non si barattano! Il portavoce di Hamas, altro interlocutore da non sottovalutare nella scacchiera medioorientale, Sami Abu Zuhri, ha aggiunto che il piano Usa è aggressivo e provocherà risposte rabbiose. Probabilmente Trump ha dimenticato che Gerusalemme sarà sempre la terra dei Palestinesi e sarà difficile che essi possano accettare una proposta simile, che di fatto li vede satelliti, sudditi e relegati degli Israeliani.